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Pasquale Amato, C’è casa e casa, Ed. Moretti & Vitali
Prefazione di Robert M. Mercurio (Analista junghiano, Presidente dell’ARPA)
Pagine: 128, Brossura / EAN: 9788871868554
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5 gennaio 2022
IN MEMORIA DI ENRICO BERTI
Il 5 gennaio scorso, a 86 anni, è scomparso Enrico Berti, Professore Emerito all’Università di Padova, filosofo di alto rango, accademico noto a livello internazionale per i suoi studi sulla filosofia antica e, in particolare, sul pensiero aristotelico.
Con il Professor Berti, Consecutio Temporum ha avuto l’onore, alla fine del 2020, di intrattenere uno scambio epistolare su La terza via di San Tommaso d’Aquino e la categoria del Nulla assoluto.
Il dialogo via mail, che parzialmente riportiamo qui in sua memoria, ebbe inizio il 3 dicembre 2020, quando la Redazione di Consecutio Temporum propose al Professor Berti alcuni quesiti:
[…] Infine: non crede che sullo sfondo e all’ombra della “terza via” di Tommaso si addensi, in Tommaso stesso, lo spettro del NULLA? Allorquando chiarisce che, se fosse possibile che in un certo momento collettaneo e sincrono (cosa che il suo amico Anthony Kenny criticherà) tutto ciò che esiste […] esiste in modo contingente e contraddittorio […], sia allora appunto possibile che NIENTE SIA (fermo restando che poi lo stesso San Tommaso esce da tale possibilità logica)?
Ma torno a insistere: se la Vanni ama il domandarsi come “problematicismo puro” improblematizzabile […], perché parte dall’assioma che “il reale è incontraddittorio o razionale”? […]
Il Professor Enrico Berti, il 5 dicembre 2020, così si espresse:
Caro Direttore,
cerco di rispondere alle Sue domande, per quanto sono riuscito a capirne.
1) Il contingente, cioè il divenire, il mondo dell’esperienza, non è di per sé contraddittorio, come sostengono Bontadini e Severino, ma è problematico, cioè bisognoso di spiegazione, come sostengono M. Gentile e, in fondo, anche Vanni Rovighi. Quindi non si può dire che Dio crea un mondo contraddittorio.
2) Non parlerei di problematicismo di M. Gentile, cioè di assolutizzazione del problema, ma di problematicità dell’esperienza, cioè insufficienza, precarietà, bisogno appunto di spiegazione.
3) Sono d’accordo sulla critica alla terza via di Tommaso, che evoca inutilmente la possibilità del nulla assoluto.
E tuttavia […] [io] conosco il mio mondo dell’esperienza concreta, che trovo problematico, come detto sopra, […] [ma sarebbe] interessante indagare sul neologismo da Lei coniato: Ipernichilismo.
[…]
Cordialmente
Enrico Berti