Il 29 maggio 2016, la Direzione di Consecutio Rerum (ex Consecutio Temporum) pubblicava un Comunicato che all’epoca ritenemmo ragionevole non commentare, ma la cui argomentazione risulta ora sinteticamente ribadita (dal 1° novembre 2016) nell’Editoriale della nuova rivista:
- Avessimo altra priorità che esercitare e diffondere la riflessione filosofica, sarebbe meno faticoso. Non provassimo profonda stima e grande rispetto per la professionalità e la competenza del Prof. Finelli, e per il valore accademico del suo lavoro – di cui pure pensiamo giusto e utile, a volte, discutere le conclusioni –, sarebbe più facile. Eppure qualcosa dobbiamo dire, se non altro per responsabilità nei confronti di chi ci legge – innanzitutto –, ma anche di chi condivide e pubblica con noi i propri scritti esponendosi al mondo.
Avremmo apprezzato l’eleganza del dissenso, se l’avessimo colta. Ma il Comunicato della Direzione e della Redazione di “Consecutio temporum” (29 maggio 2016) getta discredito, tout court e senza riserve, sull’Associazione Culturale Thesis, con unilaterale motivazione che non concede repliche.
Se ne avessimo letto il profumo, avremmo ammirato l’ironia distaccata, o anche il sottile opinare su una decisione di certo opinabile. Ci avvilisce, invece, l’espressione di misero livore verso l’attribuzione ad altri della direzione scientifica della rivista. Una sofferta scelta dell’editore, forse criticabile, ma incontestabilmente legittima.
Facciamo i nostri auguri a Consecutio Rerum.